• Proposta educativa

    Le nostre proposte educative si articolano in alcuni punti fondamentali, che aiutano a comprendere l’approccio pedagogico che seguiamo:
    • Outdoor education

      Esperienze all’aperto per arricchire il pensiero cognitivo e il bagaglio emotivo del bambino.

    • Pedagogia dell’ascolto

      Riconoscere i tempi e gli interessi di ciascun bimbo, per rispondere ai bisogni individuali e costruire progetti mirati.

    • Relazione triadica

      Costruire una comunità educante che coinvolga bimbi, famiglie ed educatori.

    • Contesti e atelier

      Costruire esperienze in spazi stimolanti, a piccoli gruppi, con atelier costruttivi e naturali.

  • Outdoor education

     

    Riconosciamo ai bambini di oggi il bisogno di correre, di saltare, di annusare e di toccare, di sporcarsi le mani con la terra o i sassi, rotolare, vivere all’aperto, immergersi in cortili, parchi, giardini permette di fare esperienze cognitive importanti.

    Le esperienze all’aperto arricchiscono il bagaglio dei bambini di competenze emotive nuove, permette di educare alla sostenibilità e di sviluppare un’educazione ecologica. Le implicazioni che nascono nel vivere quotidiano all’aria aperta sono molteplici e contengono molti aspetti pedagogici importanti, quali il tempo dell’attesa aspettando che nasca un semino piantato, il prendersi cura di una piantina, di un piccolo orto, il rispetto e la conoscenza dei cicli stagionali della natura.

  • Lo sviluppo sensoriale alimenta il pensiero cognitivo poiché correre, rotolare sono la base dei processi della conoscenza, imparano a discriminare. Non dimentichiamo che vivere la Natura può essere anche paura, disagio, difficoltà, superamento degli ostacoli; questo passaggio è fondamentale per i bambini che imparano a misurarsi con i propri limiti e provano a superarli, non solo imparano ad essere insieme nelle difficoltà.

    I bambini fuori fanno moltissimi apprendimenti, purché le uscite siano un’abitudine: solo questo permette avanzamenti consolidati. Il pensiero della sostenibilità fa parte dell’educazione alla cittadinanza, ripreso negli ultimi anni anche dai Ministeri, solo se conosciamo l’ambiente siamo disposti a tutelarlo.  

    Il nostro giardino è uno spazio ampio, considerando che siamo in centro città, lo utilizziamo in ogni stagione, anche in inverno, viviamo insieme ai bambini gli spazi esterni, coltiviamo ed  esploriamo le piante aromatiche, abbiamo una capanna in cui i bimbi si nascondono o creano pappe da portare agli animali, un contesto in cui è allestita una cucina con utensili e pentole per il gioco simbolico, altri nascondigli dove i bambini possono creare i loro giochi.

    Spesso organizziamo uscite al vicino parco perché crediamo che il solo gesto di camminare insieme rivesta un’importante valenza educativa ed emotiva. Darsi il tempo di camminare e guardarsi intorno, rispettare gli altri e il loro tempo, accettare gli imprevisti del tempo atmosferico e quindi uscire sotto la pioggia, conoscere il fango, saltare nelle pozzanghere, giocare con la neve.

  • Pedagogia dell’ascolto

     

    Seguire gli interessi di ciascun bimbo e sulla base di questi costruire progetti, che contribuiscono a formare l’identità di ogni singolo bambino.

    Ascoltare i bambini e ri-conoscerli come persone è il primo passo per riconoscere ai bambini le loro innate competenze e per trarre riflessioni e spunti e stimoli da proporre loro per crescere insieme.

    L’equipe ritiene fondamentale riconoscere i tempi dei bambini, rispettare il loro bisogno di intimità, di riposo e di gioco.

  • Relazione triadica

     

    Si tratta di accogliere ed integrare i bambini, le famiglie e le educatrici stesse, creando un rapporto di scambio e fiducia, con l’obiettivo di costruire una comunità educante.

  • Contesti e atelier

     

    Le nostre esperienze (giochi) si svolgono in spazi dove vengono allestiti giochi simbolici (bambole, cucine), luoghi con materiali naturali e di riciclo (atelier: ne abbiamo due uno costruttivo ed uno naturale), dove la creatività dei bambini può trovare stimoli e sfide.

    In questi contesti si lavora a piccolo gruppo di bambini (3-5) in modo da far emergere i loro interessi, le loro parole e i loro gesti. Il ruolo dell’educatrice è quello di supportare l’esperienza, di osservare insieme ai bimbi e di ricercare con loro nuove strade.